Letteratura: ritrovata copia personale del romanzo d’esordio di Virginia Woolf

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La firma della narratrice britannica su “The Voyage Out” (La crociera)

La copia personale della scrittrice britannica Virginia Woolf (1882-1941) del suo romanzo d’esordio, “The Voyage Out” (in italiano “La crociera), è stata completamente digitalizzata per la prima volta. Il libro è stato riscoperto nel 2021, essendo stato erroneamente ospitato per 25 anni nella sezione scientifica della Biblioteca dell’Università di Sydney. È l’unica copia dell’edizione del 1915 disponibile al pubblico e contiene rare iscrizioni e modifiche e la firma dell’autrice. Un’altra prima edizione britannica usata personalmente da Woolf è di proprietà di un collezionista privato con sede a Londra.

La libreria antiquaria Maggs Bros di Londra ha detto alla Bbc che la copia ritrovata della Woolf potrebbe valere circa 250.000 sterline dato che l’altra copia della prima edizione è stata venduta per poco più di 91.000 sterline nel 2001. “I prezzi di questo libro sono aumentati da allora in modo abbastanza sostanziale”, ha affermato Bonny Beaumont di Maggs Bros.

Nell’edizione riscoperta di “The Voyage Out” si possono vedere le modifiche scritte a mano fatte da Woolf a matita blu e marrone, con estratti dattiloscritti incollati sulle pagine. Alcune delle modifiche potrebbero essere state apportate da un editore o da qualcun altro.

“Le revisioni sono affascinanti in termini di ciò che Woolf stava pensando in quel momento”, ha dichiarato Mark Byron, professore di letteratura moderna all’Università di Sydney, che ha studiato il libro. “L’inclusione di annotazioni e correzioni della Woolf di sua mano, in fogli dattiloscritti incollati e in istruzioni editoriali nei margini, rendono questo oggetto unico, che fa luce sui processi di composizione di un romanzo fondamentale nella carriera di Woolf, e quindi nella storia del romanzo del XX secolo”.

Gli studiosi, secondo la Bbc, ritengono “notevole” il ritrovamento dell’esemplare, perchè potrebbe fornire informazioni sulla salute mentale e sul processo di scrittura della Woolf. I ricercatori dell’Università di Sydney sperano che condividendo pubblicamente la loro copia, le molteplici note che mostrano le revisioni adottate e abbandonate si possano fornire a una nuova generazione di lettori, studenti di letteratura e studiosi un’idea del “flusso di coscienza” della Woolf.

La scrittrice soffrì di ansia, insonnia e ripetuti crolli mentali durante la stesura di “The Voyage Out”. Cadde di nuovo in depressione e fu ricoverata in una casa di cura il giorno prima che il romanzo fosse pubblicato nel 1915, rimanendovi per sei mesi. Suo marito Leonard Woolf ha raccontato che stava “scrivendo ogni giorno con una sorta di intensità torturata” per finire il romanzo. La scrittrice tentò il suicidio più volte nel corso della sua vita. Morì nel marzo 1941, all’età di 59 anni, dopo essersi riempita le tasche del cappotto di pietre e aver camminato nel fiume Ouse. (Adnkronos)

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